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Smile

Nordic Walking 2015

Dal 3 al 7 luglio 2015


Neanche una nuvola sul cielo del nordic walkinc del GSD non vedenti Milano: , infatti ci siamo scottati tutti!

Eccoci, ci risiamo. Predazzo preparati!

Ma sappiate che la colpa è tutta di Alberto, che ogni anno, insieme alla nostra Gio, vuole a tutti i costi organizzare questo week end lungo di nordic, e volete mica che noi perdiamo l'occasione di tornare in questo splendido posto, tra questi meravigliosi monti, con i nostri fantastici amici, e tutte le straordinarie pappe che troviamo in malga?

Vista del cimon della pala da passo Rolle.

Viva Alberto e i poliziotti di Moena!

Questo dolce, grato sentimento, ovviamente, lo proviamo all'inizio della vacanza. In seguito, dopo un'ora dell'ennesima salita del 22% sotto un sole che neanche in Africa, cominciamo ad avere qualche riserva... Alberto, io ti voglio lo stesso tanto bene... Ma il prossimo anno mi organizzo e vado in vacanza in Grecia!

Tutto è cominciato così, in effetti come da qualche anno tutti gli anni: dall'Istituto dei Ciechi di Milano parte il nostro mitico pullmino, guidato dal nostro mitico pullminista Davide.

La banda ci pare già adeguata: i presidenti, cioè Francesco e Florinda, i Coccolini, Anna, e Riccioli d'oro, cioè Donato, che, essendosi trovato con troppi boccoli, anni indietro pensò bene di farseli cadere tutti e viaggiare leggero, tenendosi però un berretto della Heineken e il soprannome! O, per lo meno, da adesso se lo ritroverà!

Già in loco invece troveremo Federico da Udine e la nostra incredibile tedeschina Marrrrty, il Bizzo che ci raggiungerà in serata, lui si porta in giro la reflex da 2 chili e normalmente, da bravo montanaro, non suda neanche.... ! Ma quest'anno mi sa che c'è un caldo che suderà anche la reflex; e Bruno e Rossella che cominceranno a sudare da domenica.

Alberto è passato a fare piani indicativi per questi 4 giorni, così la mattina alle nove del sabato siamo tutti pronti per la prima sudata! "Ma siete in montagna", dite voi intanto che vi spalmate davanti a un ventilatore. "C'è aria fresca e tante piante", ridite voi. Ecco, per consolare i surriscaldati cittadini "fa un caldo caldissimo pure qui", rispondiamo noi, "senza un filo d'aria che sia uno! e sulle piste da sci dove ci tocca arrampicarci alberi non ce ne stanno, mannaggia al pascolo!" Insistiamo noi!

Vabbè, lasciamo i cittadini ai loro ventilatori e alle loro bibite fresche, noi siamo sportivissimi e pronti per la vacanza! Cappellini, creme, acqua... Si parte!

Il gruppo percorre il tortuoso sentiero.

In questi giorni si alterneranno con noi DB, Mauro, Giacomo, Alberto, Bruno, Fulvio, che sono già abituati alla banda pazza, e Brighitte, che meno male che starà con Flori almeno non si spaventa subito il primo giorno! E poi tanti altri amici, mogli e figli e figlie e fidanzate, e, per vivacizzare un po' la situazione, Eolo e Axel e Maia, che fanno sempre un bel po' di strada più di noi, ma non vale, loro di zampe ne hanno 4!

Si comincia con una passeggiata che non abbiamo capito se era per allenarci o farci fuori subito: da passo Rolle al Cristo Pensante, una statua sul cucuzzolo del Castellazzo.

La statua del Cristo Pensante.

Punto effettivamente spettacolarmente panoramico, o panoramicamente spettacolare... Ma com'è che la statua sul cucuzzolo ce l'hanno portata in elicottero, e a noi ci tocca arrampicarci per arrivarci? Fa niente, Albi, questa volta ti perdoniamo, la passeggiata è bella, le foto sono belle, i campanacci delle mucche sono belli, e davanti a una radler o magari anche due si riesce a dimenticare anche il sudore, basta mettere le magliette ad asciugare sulla staccionata della baita Cervino... ce ne sono tante che sembrano le bandiere delle Nazioni Unite!

Sentiero tra i monti verso la Capanna Cervino.

Venti personaggi scalmanati svuotano le riserve alimentari della baita, direi che il ristoro ce lo siamo meritato!

La sera, al "riposo del milanese stanco", cioè il mitico albergo Rosa, si dorme con le finestre aperte, ma consoliamoci che a Milano in casa hanno 31 gradi. E se avete bisogno di andare in bagno, non dovete neanche accendere la luce, bastano le braccia del Coccolino che ancora non ha imparato a cosa serve la crema protezione 30...

Il secondo giorno vede ovviamente la truppa pronta, entusiasta, Florinda con le sue scarpe nuove rodate ieri soddisfattissima, il Coccolino che stamattina la crema se l'è messa. Oggi dobbiamo fare il Dos Capel, ovvero andare a Pampeago in auto, per poi risalire a passo Feudo, a piedi, dove ci aspetta il miraggio delle pappe, passando per la Caserina. L'abbiamo già fatta lo scorso anno, in discesa, questa cosa che d'inverno è una pista da sci... E già avevamo avuto qualche perplessità...

Stradina si arrampica erta tra i verdi prati.

Facendola in salita e sotto il sole, di perplessità di sicuro non ne abbiamo più. Come mai ieri al Cristo Pensante abbiamo incontrato un sacco di gente che andava e veniva, e qui nessuno, ma proprio nessuno? Provate un po' a chiedervelo? Io insisto, l'anno prossimo vado in Grecia!

Vallata salendo verso il Monte Feudo

Qualcuno fa il sentiero geologico in giù, qualcuno meno contento lo fa in su, ma alla fine quando ci troviamo davanti alla polenta a passo Feudo con le solite magliette ad asciugare al sole possiamo davvero essere orgogliosi della nostra giornata!

Possiamo confermare a Ilaria che la sua crema alla calendula spegne le braccia del coccolino e le spalle di Florinda.

Alla tavola della cena Riccioli d'Oro cerca di corrompere la presidenza cedendo i suoi dolci per assicurarsi il prossimo nordic, ma deve corrompere anche il resto del Consiglio!

Dalle finestre ancora aperte entra musica dalla piazza, di aria invece ancora neanche l'ombra...

Ci svegliamo con le campane delle sette che scampanano dalla finestra aperta, e le rondini che rondeggiano felici. proprio come a Milano!

Viene proprio voglia di uscire, di scoprire dove ci porta oggi Alberto, quali nuove vesciche si formeranno negli scarponi... Non abbiamo chiesto a Ilaria se ha una crema anche per questo!

Oggi si va ai laghetti di Bombasel. Il nome ci piace, laghi, acqua, fresco... Molto evocativo. Si va su dal Cermis. Questo ci piace un po' meno, evochiamo ricordi di un paio di anni fa della salita di Pra Fiorito... "Alberto, non si va da Pra Fiorito, vero?""Tranquilli! Due tratti di cabinovia, poi l'ultimo pezzo a piedi invece che in seggiovia, ma c'è solo una rampetta... In mezz'ora vedrete che finisce la salita!"

Vallata tra gli alberi dall'arrivo della seggiovia salendo verso il Paion.

Vedete, in montagna si imparano tante cose: i nomi dei fiori, a portarsi l'acqua se no si muore di sete, a mettersi la crema del sole, a superare i propri limiti, e a non fidarsi dei montanari! Non chiedete mai a un montanaro quanto manca all'arrivo, ne se la passeggiata è faticosa! In effetti in mezz'ora siamo arrivati su, ma la rampa non era mica una sola! Con la lingua già un po' per terra ci guardiamo indietro, un motore arranca, anche lui, per salire verso il rifugio. Un furgone sta salendo per portare i rifornimenti... Trainato da una jeep! Qualcuno gli avrà detto che mangiamo tanto, e il furgone sarà strapieno, ma qualche domanda ce la facciamo lo stesso... Non è che ci sono montagne anche in Grecia, vero?

Arriviamo finalmente al rifugio del Paion dove adesso non ci fermiamo perchè per guadagnarcelo prima dobbiamo arrivare ai laghetti. Raduniamo il branco e manca la Maia. Il 4 zampe di Alberto continua a essere irreperibile, non risponde ai richiami. La caccia comincia: possibile che sia indietro? Possibile che sia avanti? E poi dicono che il cane è il miglior amico dell'uomo... Noi a sudare e lei se ne stava al bar!

Gradinata di roccia

Rriprendiamo la marcia verso i laghetti, che se non fosse che qui di aria proprio non ne passa sarebbe anche una passeggiatina abbastanza semplice. O forse è perchè tutto il resto era peggio! Una scalinata di gradoni irregolari in discesa finalmente ci porta in vista delle famose pozze d'acqua... Che voglia di bagno!

Il gruppo nei pressi del laghetto.

Qualcuno si toglie le scarpe, qualcuno timidamente puccia i piedi, qualcuno ne avrebbe tanta voglia ma non osa... Splash! Anna, che forza!, alla faccia di quelli che ci pensano è già in acqua e ci fa anche una bella invidia! Alla faccia anche dei ragazzini che picniccano in giro, e alla faccia che non siamo attrezzati, altri coraggiosi si tuffano e sguazzano, tanto poi il sole asciugherà la biancheria! L'acqua, normalmente gelida, scaldata da una settimana di canicola è meravigliosa, e passare la giornata spaparacchiati qui non sarebbe stato niente male. Ma noi siamo montanari veri, altro che andare in Grecia! Abbiamo tutti gli scalini da rifare che ovviamente erano in discesa quindi adesso sono in salita! Samuel ha guidato il presidente all'andata, "attento che se fai un così bel lavoro poi ti arruoliamo e ti tocca venire sempre a faticare!" Deve averci pensato, forse anche lui preferisce la Grecia e per il ritorno si defila elegantemente per non correre rischi!

Dopo pranzo qualcuno adocchia delle sdraio... Anatomiche, e con sopra delle stuoie pelose! Fantastico! Chi si fa spaventare dal pelo e non si siede non sa cosa si perde. Coccolino, non possiamo comprare la sdraio pelosa invece del cubotto che fa muuuu?

La coccolina sdraiata sulla comoda sdraio con pelle.

Resta solo da scendere, ormai, chi a piedi chi in seggiovia, e poi tutti con le cabinovie... Potevano almeno metterci un venditore di gelato visto che non c'è un ventilatore!

Ma a Milano in casa hanno 32 gradi...

E noi siamo pronti per l'ultima strepitosa giornata!

Oggi il capogita è Bruno, Alberto declina ogni responsabilità affermando di non conoscere la strada. Forse era meglio continuare a non conoscerla... Le spalle e le braccia non bruciano più, le vesciche ai piedi non fanno male più... Ma un'ora e mezza di salita era proprio indispensabile? E' deciso, io e Maia e Samuel ce ne andiamo in Grecia!

La nuova maglietta tecnica del coccolino ruscella come un affluente dell'Avisio... Forse le canalette sulla strada servono per raccogliere tutto il suo sudore!

Il gruppetto cammina sul sentiero nel bosco.

Il gruppo dei più performanti è già sparito oltre le curve, siamo nel bosco ma il caldo anche qui non da tregua. Chiedo quasi per scherzo se non ci siano delle fragoline in questo bosco caldo... Ecco che Angela si precipita a recuperarne di buonissime! ti prego Alberto lasciala fare, questo sì che vuol dire guadagnare punti fragola!

La salita sembra proprio non finire mai, caro capogita Bruno, non ti fischiano le orecchie? In effetti forse gli sono proprio cadute!

Ma come ogni volta, alla fine, ecco la meritata cima! Il gruppo è già accasciato a riposare davanti al casotto di baita Cugola, , gli ultimi arrivati si uniscono, qualcuno per fortuna attacca il collegamento dell'acqua e possiamo riempire le bottiglie. Siamo tutti felicissimi! Anche i cani sono felicissimi, tanto che ruzzolando e masticando distruggono il berrettino heineken di Riccioli d'oro!

Gliene regaliamo uno nuovo con i boccoli?

Al maso dello spek l'ultima mangiata, poi già Martina deve partire di corsa. oggi non c'è tempo neanche per il gruppo per una radler al bar per festeggiare la passeggiata, anche il pullmino deve ripartire per la pianura.

Tavolata piena di bicchieri svuotati per dissetarsi dopo la passeggiata.

E' sempre faticoso salutarsi, dopo tanti bei momenti passati insieme, dopo aver tanto sudato insieme!

Ma qualcuno già pensa al prossimo anno, non solo Riccioli d'Oro che si è già assicurato il posto a suon di dolci: qualcuno ci propone di striscio di valutare il giro dei 4 Passi... Dopotutto, sono solo 42 chilometri!

Accaldati, Soddisfatti, sognamo già le avventure del prossimo anno.

Allora, siete pronti a venire a fare 4 passi con noi e il nordic del GSD?

Angela Bellarte

E noi, proprio noi, non solo vediamo il mondo, ma lo guardiamo dai campi di sci sulle montagne più alte, dalle barche a vela su laghi e mari profondi, dai rettangoli di equitazione, dai diamanti di baseball e dai poligoni di tiro con l'arco, dalle piste di pattinaggio e dai circuiti di atletica, e ancora non abbiamo finito!
Non ci servono occhiali per vedere questo mondo meraviglioso, lo vediamo attraverso lo sport!

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