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Smile

jack london presenta: il richiamo della polenta!

o forse era cappuccetto rosso?


Mettete insieme un cane, una bella bambina vivace e che ama i cani, un branco di personaggi affamati e sudanti, una manciata di poliziotti impegnati a mantenere l'ordine... una canzoncina su un gatto che miagola, e le montagne, il sambuco, il sole e pance piene da scoppiare..ecco la favola del nordic walking del nostro G.S.D.!

Il grande capo Alberto, capogita e organizzatore, ci ha detto: "venite, venite, bei bambini! faremo tante passeggiate facili facili!" E noi: "ma Alberto, perchè abbiamo tutti gli scarponi così grandi grandi?" E lui: "non preoccupatevi, è per scaldarvi meglio!" E noi: "ma Alberto, perchè abbiamo tutti quei bastoncini così lunghi lunchi?" E lui: "non preoccupatevi, è per passeggiare piano piano meglio!" Così il primo giorno siamo partiti tutti, fiduciosi, il branco da Milano, la Carla e Consuelo da Bologna, gli amici Davidi e amici della zona, una manciata di ragazzi dell'Associazione Genitori Ragazzi Non Vedenti che si sono aggregati, ignari, per la passeggiata di oggi, i poliziotti che si sono sparpagliati ordinatamente per controllare che nessuno scappasse... cioè, che nessuno si trovasse in difficoltà per qualche motivo, che so, indigestione di fragoline di bosco o il profumo così intenso del sambuco che da alla testa!

Parte del gruppo si dirige verso il lago di Cece

Con le macchine ci hanno portato oltre la prima salita, e noi felici siamo partiti, abbiamo assaporato i profumi del bosco, il sole tra gli alberi, la terra sotto i piedi, la voce del torrente e L'erba molle sotto le scarpe, in una bella camminata fino al laghetto di Cece, dove ci siamo detti: "ma che bravi che siamo stati, non abbiamo neanche fatto fatica!" abbiamo preso il sole e un po' di arietta fredda sulle panchine ancora umide dalle recenti piogge,

Antonio, Natale e Florinda. Chiacchiere durante la pausa su una panchina vicino al lago di Cece

poi da qui ci siamo divisi, qualcuno tornando per la strada dell'andata, i più avventurosi per un sentiero nel bosco tra sassi e radici.

Ed ecco Cappuccetto Rosso, in arte Valentina, 9 anni, che accompagnata da Angela ci precede come se niente fosse tra i sassi e le radici, le radici e i sassi, mentre i ragazzi sognano con rimpianto le mucche che hanno munto i giorni scorsi, almeno stavano seduti!

funghi bianchi su un formicaio

un formicaio alto un metro con un fungo in cima attira l'attenzione del Davide fotografo, intanto ne approfittiamo per fermarci un attimo: ma chi avrà messo il fungo la in alto? guarda come sorride quella formica per farsi fotografare! e finalmente ecco le macchine, qualcuno ne approfitta e salta, be, si accascia, a bordo, qualcun altro si vuol guadagnare proprio ogni centimetro e percorre l'ultimo chilometro... fino alla polenta! il din don dei campanacci delle mucche ci accoglie già da lontano, non è che qualcuno vuole mungerle?

Pony fuori dalla malga Valmaggiore

giunta è l'ora di dimenticare il sudore e la fatica e di riempire le pance...

E come al solito c'è solo da scegliere, polente, selvaggine, yogurt con miele, canederli, speck...

Lama fuori dalla malga Valmaggiore

Intanto fuori piove, spiove, torna il sole, e per fortuna ci permette la passeggiatina digestiva se no qua cominciamo male fin dal primo giorno!

Dalla Strada che porta a malga Valmaggiore. il lontananza sulla sinistra Josè e Natale in cammino

salutiamo i ragazzi che domani tornano alla città, visto che sono sopravvissuti tutti crediamo che alla fine non siano neanche troppo traumatizzati!ma non sanno che pericolo hanno corso...

Il secondo giorno incomincia con una camminata gentile tra prati... una strada bianca in cui l'unico pericolo sono le canalette e l'unico fastidio la giacca che continuiamo a mettere e togliere sevcondo i capricci del sole.

Come mai ci siamo fermati? siamo già arrivati? ma come siamo stati bravi anche oggi! non abbiamo neanche fatto fatica! a no? non siamo arrivati? ecco, chi vuole può fermarsi qui e magari fare altri quattro passi in zona, chi vuole prosegue fino a col Margherita...

Dopo una pausa Natale riparte alla conquista del Col Margherita

Ooooh, che nome delicato, dolce, evocativo di declivi gentili e erba tenera! vogliamo vedere il rifugio del col Margherita! proseguiamo tra pratoni aperti, macchie rosse di rododendri, piccoli guadi da oltrebassare sui sassi, e lasciamo felici le nostre orme su strisce di neve avanzate dall'ultima settimana di maltempo!

Parte del gruppo, in discesa, cammina sul sentiero coperto dalla neve

sentire la neve fresca che entra dalle calze mentre sprofondiamo è bellissimo! ma che bravi che siamo, facciamo anche le traversate della neve e ancora non siamo stanchi! cappuccetto rosso ha trovato maia, un alaskian infaticabile, e non si capisce chi dei due tira l'altro, ma non si fermano mai! Sembra ancora abbastanza facile quando ci troviamo sotto i piedi dei sassi un po smossi.

Ancora non ci preoccupiamo, abbiamo passato la neve e i guadi, cosa saranno due sassi smossi? "venite venite bei bambini, c'è solo l'ultima salita!" a questo punto non abbiamo più la forza neanche di rispondere, magari neanche di pensare che era meglio mungere le mucche...

A no, quelli che mungevano le mucche erano i ragazzi! la terra si solleva, si solleva, si solleva....

Ma siamo sicuri che era così che doveva andare? non abbiamo sbagliato favola? c'era un lupo, c'era la nonna, c'era anche un cacciatore mi pare....

Ma non c'era una salita nel bosco di cappuccetto rosso! c'è chi non può fare a meno di fare una tappa per capire se è ancora vivo, ma qualcuno più performante macina erba e sassi e arriva allegramente in cima.

Mannaggia, se non fosse per la polenta! consuelo che è la prima volta che vede una montagna supera allegramente un grupettino ansante in compagnia di Carla...

Ma cosa mangiano a Bologna per essere così in forma? facciamo un ultimo passo e per miracolo la terra non è più inclinata in maniera spaventosa, i piedi quasi non ci credono che siamo in piano! bè, piano...

Ci descrivono un paesaggio di massi sparsi e rocce, niente alberi ma neanche erba ormai.

Siamo davvero in alto! e te credo.

Hai visto cappuccetto rosso? sei in cima a una montagna! niente a destra, niente a sinistra, niente davanti e niente dietro.

Più in alto non si può andare, sei proprio in cima!

Parte del gruppo esce dal bar della funivia, a 2550 m di altitudine, per riprendere il cammino

il tempo di riprendersi, di provare una giustificata soddisfazione per il fatto di essere arrivati vivi.... di bersi o mangiarsi qualcosa e si scende! ma la giornata non è finita, chi non è abbastanza stanco può aggregarsi a Carla che porta tutti ad arrampicare!

Carla mentre prepara le corde per mettere in sicurezza gli arrampicatori

sulla parete della palestra di roccia di sottosassa si arrampicano a turno i volonterosi, sotto la guida di Carla e di Fabrizio;

Florinda sulla parete di roccia

con le unghie e coi denti si arrampica il Coccolino che va poco lontano, dopotutto la in cima non ci sono ne birra ne polenta....

Valentina cavalca un pony

Poi il presidente che invece si scopre doti di uomo ragno... O forse ha solo le unghie più lunghe? cappuccetto rosso, non paga di aver camminato, scalato, cavalcato un pony a pelo, decide che vuol fare anche lo scoiattolo e fa tutta la salita due volte!

Valentina durante l'arrampicata

Roberta, imbragata, con l'aiuto di Carla, sostiene Valentina in arrampicata

e visto che non è stanca comincia a canticchiare un motivetto su un gatto scritto da lei...

E il contagio presto si sparge per tutto il gruppo! riposati e rinfrancati da una serata di birra e una notte di sonno, siamo pronti per il Cermis.

Visto che con le macchine si arriva all'intermedia, ci diciamo che il più probabilmente è fatto...

"venite venite bei bambini, oggi risaliamo soltanto la pista di sci." un consiglio: quando qualcuno vi dice che dovete salire per una pista di sci... trovate un bel prato fiorito e aspettate sdraiati guardando le nuvole che gli altri ritornino! tutto sembra bello e facile, si sale per un bosco ma si riesce perfino a chiacchierare, come siamo bravi e in forma che chiacchieriamo durante la salita! nel bosco ci fermiamo al suono strano di uno xilofono.

Ci sono gnomi musicisti in questa favola? in effetti è il poliziotto Tarcisio che suona una melodia su uno strano marchingegno che Alberto ci porta a vedere: una fila di martelletti collegati a un rullo possono essere alzati e lasciati ricadere per ottenere le note.

Normalmente il tutto viene azionato dal passaggio del torrente che in questo momento però è deviato altrove. peccato, l'idea ci sembra molto magica.

Il bosco continua ancora per un po' e ci godiamo il fresco e i profumi, fino a che non sbuchiamo sui pratoni delle piste! e chi avrebbe pensato che poteva essere peggio di ieri? allegri allegri Alberto e Giovanna si raccontano delle discese fatte qui d'inverno.

Scendere con gli sci? da qui? ma voi siete matti! e già, e noi a farlo in salita? Natalone si fa trascinare da Maia, gli irriducibili a testa bassa arrancano sulla traiettoria più dura...

Ma forse solo perchè nessuno gli ha detto che c'era l'alternativa! Alberto, forse timoroso di dover prendere qualcuno in spalla, infatti consiglia l'alternativa della seggiovia per l'ultimo tratto.

Me lo consiglio anch'io! così un manipolo di stanchi camminatori si accascia sulle seggioline, e le note di "sto gatto" risuonano nella valle! Siamo al bar da poco per riprenderci che arriva il poliziotto bruno salito di corsa a piedi coi cani...

Di corsa? i cani lo avranno odiato! probabilmente avrebbero preferito la seggiovia! poi tutti gli altri saliti a piedi, stanchi, marci, le magliette fumanti di sudore, ma felici dell'impresa! o almeno lo saranno dopo aver ripreso fiato! ci dicono che il coccolino ha perfino perso la parola, deve essere stata davvero dura! scopriamo che Martina e Rossella hanno perfino proseguito fino al lago di Bombasel...

La prossima volta le lasciamo a casa! quando è l'ora di partire ci avviamo sui pratoni che non abbiamo fatto in salita...

Grazie a Dio! Maia trascina Natale giù dal pendio, ma non potevi sederti che facevi effetto slitta? quando arriviamo agli impianti Alberto decide cabinovia per tutti, avrà avuto pietà o non voleva più sentire Tarcisio suonare il carillon? anche oggi abbiamo schivato la pioggia che troviamo a Predazzo mentre scendiamo con le macchine, ma ora che siamo in albergo è già passato tutto! queste giornate ci stanno regalando davvero momenti di magia! è l'ultimo giorno, Maia non vuole più vedere Natale e quando è l'ora di uscire di casa si nasconde sotto il letto! Alberto la convince e anche oggi ci accompagna nella nostra ultima passeggiata sotto il sole di Predazzo! stavolta si parte direttamente a piedi e si va verso il Miola.

ma guarda, ce la ricordavamo più dura questa salitona tra le piante...

Si vede che le rampe dei giorni scorsi hanno avuto effetto! dai, dopotutto anche Roberta, stufa di salite fino a ieri sera, sembra divertirsi per questo sentiero pieno di profumi e di fragoline! e Sergio, finalmente con degli scarponi della sua misura...

Ma come ha fatto a fare due giorni con due numeri di meno? non è bastato nemmeno tagliargli le unghie! va via bello felice col suo passo tranquillo.

Terminiamo la passeggiata al campeggio dell'amico Kaus, che ha mobilitato il suo cuoco per noi.

Bis di primi, sono ammaliata dai canederli al formaggio, mai mangiati così buoni! bis anche degli spezle, spazzolati i taglieri, Cappuccetto Rosso divide il suo con Maia, non è che ci ritroveremo anche con una canzoncina su "sto cane"? panna cotta per finire, d'altra parte abbiamo tutti bisogno di consolarci, il gruppo che parte perchè torna al piano, e noi che restiamo perchè abbiamo passato dei giorni così belli che ci sentiremo molto soli.

Il pulmino parte portando via i primi, le rondini stridono tra le case mentre aspettiamo con gli ultimi che siano pronti alla partenza.

E, ovviamente, ci cantiamo "sto gatto!" grazie a tutti, al capogita Alberto e a tutti i magici poliziotti, a Marco in pensione che continua a far parte delle nostre avventure, agli amici reclutati al momento, agli amici venuti da Milano, da Bologna, al nostro Cappuccetto Rosso che ci ha insegnato la vitalità e l'allegria, a Maia che hascorrazzato con noi per i pendii, alla neve a luglio e al sole che non ci ha mai tradito senza arrostirci! grazie ai campanacci delle mucche che suonano le melodie dei pendii, al sambuco in fiore che inebria e ai torrenti che rinfrescano.

Grazie a tutti gli amici del G.S.D. che creano ogni volta queste giornate meravigliose e questi magici momenti da conservare nella memoria!

Ascolta Valentina che canta "Sto gatto".

Angela Bellarte

E noi, proprio noi, non solo vediamo il mondo, ma lo guardiamo dai campi di sci sulle montagne più alte, dalle barche a vela su laghi e mari profondi, dai rettangoli di equitazione, dai diamanti di baseball e dai poligoni di tiro con l'arco, dalle piste di pattinaggio e dai circuiti di atletica, e ancora non abbiamo finito!
Non ci servono occhiali per vedere questo mondo meraviglioso, lo vediamo attraverso lo sport!

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