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Smile

QUANDO IL CIELO E' COSI' AZZURRO I LAMPI NON SI VEDONO...


E allora ditelo che si vince solo se lo vuole il cielo...

scritta così più che una cronaca sportiva, sembra una faccenda metereologica o di fato; religione o superstizione...

però comincio davvero a credere che forze superiori o misteriose a seconda di qual'è il nostro credo, in qualche modo intervengano od interferiscano in questo nostro ormai quasi conclusosi bellissimo campionato di baseball per ciechi, infatti più di una volta prima dell'inizio della partita, mi è capitato di alzare gli occhi al cielo ed a seconda di come questo mi appariva e si manifestava, provare a fare un pronostico e scoprire che poi si realizzava quanto predetto solo esaminando le nuvole; saggiando l'aria e guardando il sole...

E se la memoria non m'inganna non è la prima volta che uso similitudini o come spalla condizioni climatiche per raccontare quanto accaduto in partita.

Perchè son giunta a questa conclusione?

Perchè noi Lampi abbiamo giocato e perso, diciamolo subito, sotto un cielo che più azzurro non si può chiedere, (si se si è al mare però, e non piegati in difesa!) loro, i tuoni hanno giocato e vinto, sotto un cielo tutto a loro favore ovvero nero nero e tempestoso...

A conferma della teoria appena azzardata, c'è anche il risultato della partita tra la Cvinta Ravenna e gli Aquiloni dell'Empoli, giocatasi prima della nostra e che ha visto vincere i Ravennati entrambe le partite...e per forza con quel cielo, con quel sole caldo, e soprattutto con l'assoluta assenza di vento come potevano mai volare questi pur bravissimi Aquiloni!

Chissà che per la prossima stagione qualche squadra addirittura non pensi di cambiare nome magari affidandosi a qualche altro elemento della natura capace di garantire la vittoria anche con 35 gradi!

Scaramanzie; metereologie e congetture o scuse a parte, l'unica verità è che vince chi gioca meglio, quindi complimenti a tutti i vincitori di questa giornata che seppur davvero ha sottoposto tutti i giocatori a condizioni climatiche al limite dell'estrema sopportazione, ha comunque sempre saputo regalare momenti di bel gioco.

La definirei la giornata dei fuori campo in quanto davvero se ne sono visti tantissimi, sicuramente alcuni per reale capacità del battitore, ma qualcuno senz'altro in virtù di un campo veloce, che per i non addetti ai lavori significa un'erba ben tagliata ai limiti della rasatura ed una terra rossa secca, secchissima, ai limiti dell'escoriazione se ne vieni a contatto, condizioni però che permettono alla pallina di rotolare velocissima superando senza difficoltà la linea che delimita appunto la zona del fuori campo.

Avendo perso entrambe le partite abbiamo ovviamente poche cose positive da raccontare e certamente pochi giocatori da elogiare, ma da evidenziare è che ci abbiamo creduto fino in fondo e sino all'ultimo abbiamo dato tutto ciò che potevamo considerate le nostre capacità fisico/tecniche e le nostre importanti assenze ovvero quella del Francavilla costretto a casa da un fastidiosissimo mal di schiena che guarda un po' il caso (in riferimento a quanto detto prima) ha cominciato ad attanagliarlo proprio quando davvero sembravamo, eravamo imbattibili ed imbattuti... e quella di Rolly desaparecito...

Ma ora parliamo di noi, di quelli che se la sono giocata sul diamante:

Le papere fatte in difesa sono secondo me solo frutto dei continui "qua, qua, qua" che siamo costretti a dirci per capire come siamo disposti.

Alcune palline poi sono risultate più silenziose di alcuni difensori che non parlando dicendo chessò "mia" o "tua" non permettono ai compagni di andare ad aiutarli, il pericolo di scontrarsi in fase di difesa è altissimo ed è più che mai importante se non parlarsi almeno farsi sentire o come si dice in gergo chiamarsi.

Da sottolineare però con orgoglio c'è il fatto che quando i Lampi agguantano la pallina, i lanci al 2 sono quasi sempre dei capolavori di perfezione quasi sempre col nome di Levantini; Scarso; Tralli e Granata.

Gli esordienti Briglia e De Fazio oltre a fare i conti con l'emozione che ancora li sorprendde e paralizza tanto da farli tuffare un secondo dopo aver sentito la pallina vicina o da fargliela lanciare come fosse un sasso da dirare ad una finestra di un palazzo, sono senz'altro rimandati a settembre con l'obbligo di intensificare i loro allenamenti ed equilibrare la tecnica con l'entusiasmo e la voglia di giocare, perchè solo allenamento e tecnica permettono di acquisire capacità che neppure l'emozione può fermare.

Ah se valessero anche le battute valide e le prese ed i lanci fatti in allenamento...!

Quando qualcuno fa una battuta generalmente se è carina si ride, ed allora come non sorridere quando in battuta c'è Ilaria che grazie al suo fisico esile e slanciato ed al suo nuovo taglio di capelli alla maschietto o semplicemente alla divisa che indossa e che è di almeno 3 taglie più grande della sua misura ed al suo bel viso in quel momento nascosto da cappellino e mascherina, viene esortata da un arbitro a spostarsi sul piatto di battuta riservato ai maschi perchè appunto scambiata da quest'ultimo per un ragazzo?!

Che ne dite ragazze del baseball di rifiutarci d'indossare insieme capellino e mascherina che praticamente coprono tutto il nostro viso e nascondono i tratti delicati che per fortuna ci distinguono dai maschietti?

Ma in questa giornata c'è anche stato da piangere quando ad esempio Monica mette la sua prima ed unica valida dopo una serie di nulle e per la fretta di arrivare in seconda base taglia la prima come una falciatrice cioè rimanendo praticamente sempre sull'erba e tenendosi quindi lontanissima dalla prima base sonora che invece rimane sulla terra rossa.

E non sapete la delusione poi quando ha scoperto che oltre aad essere buona quella palla era talmente velenosa che per acchiapparla i difensori della fiorentina hanno fatto interferenza, ovvero hanno toccato quel cordino che delimita il loro raggio d'azione, e insomma per farla breve Monica avrebbe potuto raggiungere la seconda base anche camminando...

Se ci aggiungiamo poi che a guardarla c'era per la prima volta il suo compagno a quattro zampe Leo, che avrà pianto per la vergogna di essere suo...qualche lacrima l'avrà versata senz'altro, poi si sa che lei piange sempre per tutto!

E avrebbe potuto piangere anche Cesare l'arbitro al piatto di battuta ogni volta che sempre al turno di battuta c'era la De Fazio che più di una volta lanciando la mazza dopo la battuta lo ha più volte quasi colpito.

E come non comprenderlo quindi quando ha tirato un sospiro di sollievo quando è stata sostituita, chissà forse anche per questo!

E insomma il baseball ma lo sport in generale è anche questo: a volte si ride ed a volte si piange, e secondo me seriamente qualche lacrima segreta qualcuno l'ha versata dopo questa sconfitta che ci ha visto sicuramente avversari contro un'ottima e crescente fiorentina alla quale davvero vanno tutti i nostri migliori complimenti, ma ci ha colto nuovamente impreparati fisicamente; non convinti mentalmente;

o non so descriverla quella condizione psico-fisica che ormai ci accompagna e che spesso è la vera responsabile delle nostre sconfitte, ed il brutto guaio è che l'alimentiamo o sembriamo avercela solo noi...

 

E nessuno mi toglie il dubbio che nelle borse del Genio, oltre alle pesche; alle ciliegie; alle zucchine ed al melone, acquistati da un contadino sulla strada del ritorno, ci fosse anche un cestino di pomodori da tirarci dietro nel prossimo allenamento, e non ci starebbe neanche male...

Ma se ogni cosa scritta deve servire da monito per ricordarsi degli errori fatti per non commetterne ancora, almeno di uguali, ormai quel che è stato è stato e chissà che rileggendo questa pagina tra qualche tempo si possa serenamente dire: ormai quel tempo è passato...

comunque sempre viva i lampi; il campionato ed il baseball per ciechi in tutto e per tutto...

Monica De Fazio

E noi, proprio noi, non solo vediamo il mondo, ma lo guardiamo dai campi di sci sulle montagne più alte, dalle barche a vela su laghi e mari profondi, dai rettangoli di equitazione, dai diamanti di baseball e dai poligoni di tiro con l'arco, dalle piste di pattinaggio e dai circuiti di atletica, e ancora non abbiamo finito!
Non ci servono occhiali per vedere questo mondo meraviglioso, lo vediamo attraverso lo sport!

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