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Nordic Walking


Nordic walking... Ma siamo proprio sicuri di volerlo fare?
Gamba destra avanti, braccio sinistro insieme; poi si rovescia. Braccio teso, il bacino e le spalle che ruotano seguendo il movimento, schiena dritta, testa alta. Sembra facile...

Infatti In teoria è una cosa semplicissima, ci spiegano. Ci fidiamo, perchè questi poliziotti che si sono offerti di farci il corso di nordic non ci conoscono ancora abbastanza... per desiderare di farci fuori! A parte l'Alberto che sono anni che sopporta la Gio... Fulvio e Marco insomma li abbiamo conosciuti l'anno scorso al Corso Guide di Moena, pensavamo anche di avergli fatto una bella impressione; la Lara poi è fresca fresca e non può ancora nutrire risentimenti...
Ah, ecco, forse ce l'hanno con il Presidente che non viene mai a fare nulla e allora volevano testarlo... Ma noi cosa centriamo?

Così non si sa bene se l'idea sia stata di Alberto Dell'antonio o del Marco Larger, o forse della Gio.
In effetti la cosa in se non sarebbe niente di tragico, anzi: ti danno due bastoncini tipo quelli da sci ma più corti, ti raccomandano di non infilzare nessuno con le punte aguzze; in un piazzale ti fanno fare un po' di esercizi di coordinazione e ti spiegano il movimento sincronizzato di braccia e gambe, anche se qualcuno si ostina a preferire l'ambio...

Tutti disposti in cerchio seguiamo le istruzioni di Lara per riscaldarci e per capire i movimenti di base del nordic walking.

Poi tutti allegri dicono che si va al Lago di Cece. Chi c'è stato mette un ditino in bocca un po' perplesso... ma non è un po' lunghina? Saranno un 25 chilometri... Chi non c'è stato dice che non è mica vero, saranno 16-17 chilometri al massimo. E siccome chi dice che si può fare è la guida, si parte. Poi magari dopo ne riparliamo. Intanto con tutto l'entusiasmo e la freschezza dell'inizio, la passeggiata è bellissima: il gruppone con il Presidente e la Flo, l'Arjola e Natale arrivato stamattina per l'occasione, il Mao e Diego, la Gio e l'Elisa, insomma tutti quelli più tosti, se ne va avanti sbastoncinando, mentre un paio di gambe molli, i Coccolini, restano più indietro con il paziente Fulvio, vogliono godersi con calma, dicono, i giganteschi abeti del bosco, i profumi, le canaline di scolo da infilarcisi con i piedi...

E fino a qui va ancora bene: gli uccellini cantano, il vento soffia dolce tra i rami profumati degli aghifoglie. Con molto poco stile, immaginiamo, i bastoncini scricchiolano sulla ghiaia della strada bianca. Intanto i piedi continuano a impigliarsi nelle canaline. Possiamo abbeverarci a qualche fonte bella gelata, possiamo ancora illuderci che "anche se i chilometri sono davvero 25 ce la facciamo facile"!
Imbocchiamo un sentiero. Quale sentiero? Non doveva essere tutta strada bianca? Ma non si può fare nordic su un sentiero nel bosco tutto gradoni e radici! E infatti non si fa, si arranca soltanto, i bastoncini a questo punto servono come appoggio, mano sullo zaino della guida. Vuoi dire che a quel cartello laggiù dovevamo proseguire invece di girare? Quasi quasi ci mancano le canaline....

Il verde lago di cece fa capolino tra erba e montagne. Finalmente la meta e' stata raggiunta!

Ci arriviamo al Lago di Cece, non preoccupatevi. Ci arriviamo tutti, chi prima e chi dopo, quelli prima sono già stravaccati sull'erba , la Muni e le ragazze, o spalmati sulle panche, il Bizzo, le guide e i ragazzi, e quelli dopo si sbrandano su un sasso, tirano fuori i panini, non è che vada tanto male, bisogna solo non pensare alle vesciche ai piedi. Poi cominciano a girare i ringo e stiamo un po' meglio.

Tutti sdraiati al caldo sole, allunghiamo le gambe. Tutti aggrovigliati ci si scambia pacchetti di ringo e cioccolato e pappe di ogni genere!

Manca solo da tornare giù, dopotutto, tutta strada bianca, vero? Come al solito il gruppone parte in quarta, e come al solito c'è la coda che piano pianino procede col solito Fulvio, in discesa rotolano anche i sassi ma i Coccolini no... ci sono le abbeverate alle fonti fresche e il tempo per guardarsi un gigantesco ceppo che i taglialegna hanno scolpito a forma di grossi funghi!

Quando anche gli ultimi arrivano al campeggio del Kaus, punto di partenza e di ritorno, tappa obbligata per una birra e per riprendersi, scoprono che non sono distrutti solo loro... Ma il nordic non doveva essere meno faticoso del camminare senza bastoncini? L'amico Kaus se la ride delle condizioni pietose della banda... gente coi piedi vescicati al vento, gente stravaccata per terra o sulle panche... gente che, con la testa sul tavolaccio, invoca di mettere fine ai suoi tormenti...

Vvabbè, era solo il primo giorno, magari domani con l'esperienza di oggi andremo meglio... o magari con le vesciche di oggi andremo peggio... Intanto dopo il rinfresco si torna dal Beppe, ci si divide nelle camerate, l'acqua delle docce scroscia sui corpi stanchi degli atleti... E non ridete! Intanto noi c'eravamo e voi no.

E la passeggiata è stata stupenda, almeno i primi 20 chilometri... c'era solo qualche chilometro e qualche sasso di troppo...

La sera siamo già freschi e arzilli... pronti per andare di nuovo... a mangiare! Ragazzi, il Maso dello speck sì che è un incentivo! Così si dimenticano i dolori al ginocchio e ai piedi, e si affogano i dispiaceri nella birra e nella crema di rafano, nella polenta e nella zuppa d'orzo!

La domenica eccoci di nuovo pronti, abbiamo digerito benissimo, zaini in spalla e bastoncini alla mano; però le nostre guide forse hanno paura che oggi potrebbero doverci tirare su a mano, così con la scusa che il tempo minaccia e non vogliono trovarsi in alto con un temporale, propongono una passeggiatina più blanda, che, guarda caso, ripassa per il Maso dello speck...
Bello il percorso, tutto il fascino del sentiero nel bosco, senza più scarpate da caderci dentro... si possono contare le solite canaline.... un bel fondo che permette di camminare agevolmente con i bastoncini e fare esercizio, destra sinistra, proviamo anche a fare il trenino nel sentiero sul pratone... c'è un po' di salita ma ce la fa anche chi ha male al ginocchio, anche se poi i soliti dissociati scendono diretti al Maso e, con estremo coraggio e spirito di sacrificio, aspettano, prima di ordinare il pranzo, i camminatori che hanno allungato il giro.
C'è anche un po' di pioggia che però non spaventa nessuno, ormai tutti con lo stomaco pieno, soddisfatti del pranzo e degli acquisti allo spaccio del maso!

Tanto ormai con la pioggia la giornata è finita, si torna a casa del Beppe che non ne ha ancora abbastanza di noi, e si approfitta per invadere la camera dei maschi e fare un po' di socializzazione... mi raccomando, niente scambi di coppie!

Arriva la sera e arriva la mangiata al Miola, ormai qui siamo di casa e non abbiamo paura che ci caccino.

Manca il lunedì, i camminatori folli finalmente si sganciano delle zavorre che hanno trovato l'occasione per fare rafting, ma questo non ve lo raccontiamo perchè questo è il week end di nordic!

Quando i gruppi si ricongiungono per gli ultimi saluti sono stanchi anche i nostri amici poliziotti... forse abbiamo fatto bene a fare rafting!

Insomma cosa abbiamo capito di sto nordic walking? Abbiamo capito che forse l'ha imparato solo Florinda, che alla fine sgambetta soddisfatta con grazia e profitto...
Abbiamo capito che qualcuno proprio non ci ha neanche provato, momenti inciampa nei bastoni!
Abbiamo capito che Diego preferisce continuare con l'ambio e così proprio non funziona...
Insomma abbiamo capito che quelli che erano mezze schiappe prima lo sono ancora, che quelli che andavano come treni ci vanno con o senza bastoncini, ma abbiamo capito anche che magari con un altro giretto potremmo impararlo un po' meglio, sempre ammesso che gli amici di Moena abbiano ancora abbastanza pazienza...

Angela Bellarte

Indice articoli del 2008

E noi, proprio noi, non solo vediamo il mondo, ma lo guardiamo dai campi di sci sulle montagne più alte, dalle barche a vela su laghi e mari profondi, dai rettangoli di equitazione, dai diamanti di baseball e dai poligoni di tiro con l'arco, dalle piste di pattinaggio e dai circuiti di atletica, e ancora non abbiamo finito!
Non ci servono occhiali per vedere questo mondo meraviglioso, lo vediamo attraverso lo sport!

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