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LE PARALIMPIADI Arrivederci Torino, é stato bello l'Italia saluta con due medaglie
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Da Repubblica
di LEONARDO BIZZARO - (20 marzo 2006)
TORINO - Il profumo dei fiori e il calore del sole. é primavera, nella cerimonia che ha chiuso ieri a Torino, in piazza Castello, la nona edizione delle Paralimpiadi. Ma lo é solo sul palco, ché la città é piuttosto nebbiosa e a Sestriere le ultime medaglie si sono assegnate sotto la neve. Così é stato il gran finale, che tira il sipario su quaranta giorni di eventi sportivi, di ufficialità, di appuntamenti mondani e soprattutto di gran festa popolare.
Prima l'Olimpiade, dal 10 al 26 febbraio, poi la Paralimpiade, dal 10 marzo a ieri, vissuta quest'ultima con lo stesso coinvolgimento, fino alla cerimonia di chiusura. Costruita per la prima volta come un vero spettacolo, tutto giocato sulla nuova stagione, l'aroma dell'acqua di rosa dispersa nell'aria da tremila vaporizzatori distribuiti al pubblico e poi fate e gnomi, elfi e ninfee, farfalle cortigiane e libellule. Una festa tra Shakespeare e Mary Poppins che culmina con l'incontro tra una bambina di 12 anni, Giulia Bonomo, e lo scienziato Tullio Regge, entrambi in carrozzella: "Quello che voglio é trovare il mio posto, respirare l'aria e sentire il sole sulla spalla", recita lei citando Madonna. "Andiamo avanti a combattere", le risponde lui.
La fiamma paralimpica si é spenta dopo qualche fischio del pubblico per la mancata diretta della Rai - che ha trasmesso la cerimonia, tagliata, un'ora e mezzo dopo il suo inizio - mentre i canadesi, entusiasti, chiedevano di poter ripetere la celebrazione alla fine della loro Paralimpiade, fra quattro anni a Vancouver.
Ma ieri non é stato solo giorno di chiusura. Agli azzurri sono arrivati ancora un bronzo e un argento, che portano così l'Italia al nono posto nel medagliere: otto posti sul podio, tutti per lo sci alpino. La metà occupata da Silvia Parente, non vedente milanese che ieri ha conquistato il bronzo nello slalom, dopo quelli nella discesa e nel superG e l'oro nel gigante. Un bis invece per Daila Dameno, argento nello slalom "sitting", avendo già preso il bronzo nel gigante.
Ultimi giochi anche sul ghiaccio. Tutti canadesi: hanno vinto il torneo di sledge hockey contro la Norvegia, riscattando la prova opaca dei loro colleghi su due gambe all'Olimpiade, e quello di curling, battendo in finale la Gran Bretagna al palaghiaccio di Pinerolo.
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