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Bogliaco 21 - 26 giugno 2010</p>


Tutto iniziò con un corno, una campana e una sirena, suonati da tre gommoni-boa in tre punti del lago diversi, dai volontari e dagli amici della nuova associazione velica Homerus.

Dopo 14 anni dal primo corso Homerus per non vedenti, organizzato da Alessandro Gaoso e tutti i suoi volontari al Circolo Vela Gargnano, si sono svolti per la prima volta i mondiali IFDS (International association For Disabled Sailing) con formula Homerus, sul lago di Garda.

Al via gli equipaggi di 8 nazioni, divisi in due categorie, B1, ciechi totali e B2 ipovedenti con residuo visivo.

Le gare si sono svolte in due campi regata, sulle acque antistanti Gargnano con formula match race, per intenderci la formula usata in Coppa America, con la differenza che qui suonava tutto! Suonavano le boe, le due della linea di partenza e quella al vertice del triangolo che indicava la bolina, con tre suoni differenti per distinguerle una dall’altra. Suonavano le due barche per non rischiare incidenti, con due suoni diversi che indicavano su che mura si trovava ciascun avversario. Suonavano ovviamente anche le trombe del comitato di giuria, per indicarci le bandiere di prepartenza issate e eventuali penalità di una delle imbarcazioni, per il resto però era tutto esattamente identico ad un match race qualunque.

Gli equipaggi, composti ciascuno da due persone, si sono sfidati in un round robin, girone all’italiana, per definire poi i quattro semifinalisti.

Nel primo campo di regata, quello dei B1, sono stati due gli equipaggi che fin dall’inizio hanno fatto capire le loro intenzioni bellicose: quello delle due australiane Kilye ed Erin, e l’altro, italiano Composto da Gigi e Silvia.

Anche gli altri italiani Anna ed Enrico, tra urla degne più di un concerto lirico che di un campo di regata, dove di rumore ce n’era già per altro abbastanza, hanno dimostrato di voler combattere per l’oro.

Più staccati, anche se in crescita, gli equipaggi di Spagna, Inghilterra e Malta.

Nel secondo campo invece gli inglesi hanno dimostrato fin dal primo giorno di essere i più forti e che non avrebbero mollato facilmente lo scettro.

Si difendevano bene però a poca distanza gli italiani Alessandro ed Elisa e a sorpresa anche Andrea e Gianluca, quest’ultimo al suo esordio in un campionato match race.

Al termine di tre giornate di un bel sole estivo e con poco vento le classifiche erano definite e il venerdì sono cominciate le semifinali.

Sul campo B2, le due sfide al meglio delle tre regate hanno visto un netto 2 a 0 sia degli inglesi sulla coppia italiana Andrea e Gianluca, sia degli italiani Alessandro ed Elisa sui finlandesi Pecca ed Egidio. Le sfide erano contornate da un folto gruppo di imbarcazioni spettatrici perché nel frattempo nel campo uno, causa rottura di un winch, le semifinali si erano fermate ancor prima di cominciare.

Anche la finale e la finalina per il terzo e quarto posto, sono state determinate da un secco 2 a 0 e questa volta, purtroppo per noi, sia dei fortissimi inglesi Lucy e Toby sugli italiani, che dei finlandesi sull’altro equipaggio azzurro.

La classifica finale B2 risulta quindi così composta:

1) Lucy Hodges - Toby Davey

2) Alessandro Malipiero - Elisabetta Bardella

3) Pecca Ratanen - Egidio Carantini

4) Andrea Pesaresi Gianluca Battisti

Finalmente nel frattempo, sul campo uno l’avaria all’imbarcazione si era sistemata e sono potute cominciare le regate.

Le semifinali, anche qui incrociate, hanno visto l’equipaggio italiano di Gigi e Silvia avere la meglio sugli spagnoli Manuel e Federico che dai primi match avevano dimostrato un continuo miglioramento. La seconda semifinale tra Australia e l’altro equipaggio italiano invece, è stata più combattuta, ma alla fine Anna ed Enrico sono riusciti a presentarsi agguerriti per provare a conquistare il gradino più alto del primo podio mondiale!

La finalina, è stata vinta, dopo tre agguerritissimi match, dagli spagnoli sempre più increduli e felici, mentre le brave australiane, forse un po’ demotivate e deluse, non erano riuscite a trovare gli spunti vincenti dei match durante il round robin.

La finale, per fortuna per noi, è andata come il resto delle giornate, e dopo due match combattuti ma puliti, Luigi Bertanza e Silvia Parente hanno vinto e si sono portati a casa una bella premiazione, una medaglia del presidente della repubblica e la forte speranza che finalmente si sia fatto l’ultimo gradino per far diventare la vela per non vedenti uno sport paralimpico.

Classifica B1

1) Luigi Bertanza Silvia Parente

2) Anna Gamba Enrico Sosio

3) Manuel Ugarte Federico Albir

4) Kylie Forth Erin Mcglew

Ringraziamo come sempre le persone che per una settimana ci hanno aiutato e sostenuto, rendendo questi mondiali di alto livello sotto tutti i punti di vista; dagli observer alla giuria internazionale, alle persone sui gommoni e sulle barche isola, a tutte le persone a terra, comprese segretaria, cuochi e aiutanti al circolo.

Non dimentichiamo le nostre tre colonne che insieme ad Alessandro Gaoso, sono sempre presenti per allenarci e hanno reso possibile questa vittoria in forza degli equipaggi Homerus:

Giulio Comboni

Sandro Patucelli

Claudio Valle

Silvia Parente e Gigi Bertanza

Gigi Bertanza

Silvia Parente

E noi, proprio noi, non solo vediamo il mondo, ma lo guardiamo dai campi di sci sulle montagne più alte, dalle barche a vela su laghi e mari profondi, dai rettangoli di equitazione, dai diamanti di baseball e dai poligoni di tiro con l'arco, dalle piste di pattinaggio e dai circuiti di atletica, e ancora non abbiamo finito!
Non ci servono occhiali per vedere questo mondo meraviglioso, lo vediamo attraverso lo sport!

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