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Smile

Latina, 13-14 giugno, Campionati Nazionali di showdown 2009.


Domenico Leo, Alessandra Martinelli, Maurizio Scarso, Angela Bellarte, Elisabetta Russo, Josè Tralli, Michela Marcato, Angela Casaro e Claudio Levantini, con tante speranze, tante aspettative, tante magliette... "Dome, cosa fai con 5 magliette... per due giorni? Non devi mica giocare 5 volte contro il Mao!"

Gli ultimi sono arrivati giusto per cena, e figurati se la perdevano! La pattuglia è partita a scaglioni, un po' stamattina accompagnati dal Genio che deve fare il corso arbitri, un po' il pomeriggio con il buon Simone che ci farà da multifunzione, visto che per questa volta non deve fare l'arbitro, ma che non pensi di rilassarsi! E ultimo Marco con famiglia al seguito, visto che stavolta non deve badare a noi perchè deve presenziare come tecnico nazionale e non come coach, finalmente può portarsi in una trasferta moglie e bimba e godersele un pochino! Tanto lo aveva già detto a Domenico, che è stufo di lui! "Con te non parlo più, parlo solo con l'Ale, come fa tutto il resto d'Europa!"

Ah, ecco perchè tutti i ragazzi stranieri dello showdown parlano con Alessandra e non con Domenico, non solo perchè lei sa l'inglese...

Speriamo che non si sia stufato anche di tutti gli altri.

Il programma non è molto chiaro, nella riunione serale postcena ci spiegano più o meno come si svolgerà il Torneo, con i salti mortali che sono stati necessari per spalmare tutti i 53 giocatori di quest'anno, tantissimi!, su questa giornata e mezza che abbiamo a disposizione.

Il nostro gruppo con l’aggiunta di Cos, Patrizia, Alessandro e gli altri 3 corsisti arbitrali (2 donne e 1 maschio), ed al centro Krister che sovrasta tutti di molti centimetri.

Così scopriamo che le 13 ragazze sabato giocano in 3 gironi da tre e uno da 4, dovrebbero esserci tutte.... quindi purtroppo solo due partite a parte alcune fortunate che ne giocano 3! Ai 40 ragazzi va un po' meglio e giocano 4 incontri, divisi in 8 gironi da 5. Per entrambe le categorie si qualificano i primi due classificati.

Domani insomma il Domenico fa senza usare la maglietta nuova perchè non la deve sudare con il Mao.

Così sabato dopo la colazione ci trasferiamo nella zona tavoli e si comincia a giocare, cioè cominciano i ragazzi perchè le prime ragazze cominciano alle 11. Potevamo anche prendercela comoda! Invece siamo qui per vedere gli incontri dei compagni... Il Mao non andate a vederlo che suda e puzza!

Non ci sono grosse scosse in questa prima giornata,però, accanto a ragazzi che ancora dimostrano davvero poca esperienza, si incontrano giocatori che dimostrano una bella grinta e una bella padronanza di gioco. Un grande miglioramento rispetto allo scorso anno. Quando domani si passerà alla fase delle eliminazioni dirette ci saranno già degli incontri belli combattuti!

Krister, Presidente del comitato IBSA per lo showdown, presente in veste di osservatore, si aggira tra i 3 tavoli come facciamo anche noi, in cerca delle partite più interessanti.

Comoda, la struttura che riunisce in un solo albergo-centro congressi la zona di gioco, di pausa e le camere, così anche se si accumulano ritardi non indifferenti, le partite sono davvero tante!, c'è sempre la possibilità di andarsi a bere qualche cosa per riprendersi al bar dell'albergo. Qualcuno prova anche a chiedere un te freddo non freddo, ma siamo a Roma e qui evidentemente anche le cose strane non sono strane.

La prima giornata finisce, abbiamo anche fatto le votazioni per il rappresentante dei giocatori di showdown al CIP, e le voci dicono che il nostro candidato Dome si è perso il posto perchè si è perso un paio di punti per strada, qualcuno ha davvero girato le schede sottosopra e ha sbagliato a votare? Voci di corridoio, (possiamo chiedere solo al Simo perchè Marco fa finta di non conoscerci, mica mi mischio con quelli di Milano!, se la ghigna; e il Genio non lo vediamo quasi, dice che fa l'arbitro, ma i tavoli sono solo 3... su quale sarà?) ci danno anche le classifiche, tutti passati i Milanesi, e anche quasi tutti gli amici di Bologna e Firenze.

Magari cerchiamo anche di capire come si gioca domani?

Ok, sono rimasti 16 ragazzi, giocheranno 8 partite a eliminazione diretta, poi giocheranno i quarti sempre a eliminazione diretta. Le ragazze invece oggi giocano per fortuna un po' di più, 2 gironi da 4, e le prime due di ogni girone passano a giocare le semifinali.

Fino a qui ci siamo. Ancora non si è capito bene qualche cosa del regolamento, purtroppo il nuovo regolamento internazionale è stato approvato da poco e non tutti hanno potuto adeguarsi alle variazioni, così capita che ci sia un po' di mix.

Comunque, con bende oculari coperte dalle mascherine, in divisa più o meno regolamentare, con palette più o meno accorciate, gli intrepidi rimasti e gli arbitri sopravvissuti alla lunga giornata di ieri si apprestano a questo tour de force.

Si comincia prestissimo, alle 8 sui tavoli le palline risuonano puntuali.

Nell'aria c'è odore di troppe persone insieme a sudare per troppo tempo... i climatizzatori chiedono un supplemento di stipendio per lo sforzo che stanno facendo a mantenere le sale fresche! Non vogliamo sapere che cosa ne pensano i nasi dei due cani guida presenti.... Vi ricordate delle magliette del Domenico?

Ma il Dome la sua ultima maglietta la suda contro il Leva, che con una partita da ninja si guadagna l'accesso ai quarti, ma proprio sulla pelle del dome? anzi, sulla sua maglietta? Fino a questo punto non ci sono stati scontri diretti tra i milanesi e questo è il primo trauma. Ma ora la cosa si fa davvero scottante!

Ai quarti sono arrivati il Leva, il Mao, il Coccolino e il siciliano Ferro per i ragazzi, e la Coccolina, l'Alessandra, la Michela e l'Angela, che è stata bravissima perchè è riuscita a liquidare la temuta Gabriella Intillisano che l'anno passato aveva interrotto la serie del podio milanese.

Ma, adesso, la battaglia è tutta in famiglia!

La Miki è già pronta per lo scontro finale e aspetta la sua avversaria, il Mao sta gia aspettando in finale il vincitore tra il Coccolino e il temibilissimo Leva; la Coccolina e l'Alessandra purtroppo quest'anno si sono scontrate in semifinale e finisce che l'Ale dovrà giocarsi il terzo posto con l'Angela in grande forma. E questa partita non riusciamo a guardarla tutti perchè ci siamo divisi tra i due tavoli, così qualcuno è rimasto nella grande sala 1 a guardare l'Ale conquistarsi il terzo posto, qualcuno è rimasto a guardare il coccolino che soccombe in due set combattutissimi a un Leva che evidentemente non ha ancora finito le duracel oppure è ancora posseduto dallo spirito di john mac enroe.

Certo che questi scontri fratricidi sono psichicamente devastanti!

Forse quello che si diverte davvero in questo momento è Marco, che vede tutti i suoi atleti nelle prime posizioni!

E pensiamo che si diverta anche il Genio, che, serissimo, non sembra neanche lui... lo troviamo ad arbitrare la finale maschile per il terzo posto! Ma siamo sicuri che sei autorizzato? Come sono andati gli esami da arbitro ieri sera? Vogliamo vedere la patente!

Per fortuna, nonostante l'arbitraggio del Genio.... ehm.... il Coccolino si guadagna con merito il terzo posto contro Rosario Ferro che è stato proprio un bell'avversario: senza un grande avversario non c'è una grande vittoria!, e così siamo sicuri che le medaglie ci sono proprio tutte, manca da distribuire gli ultimi colori!

Prima la finale femminile, al tavolo Michela e la Coccolina, tutti seduti e zitti prego, vediamo se tutti hanno capito che il gioco richiede silenzio e concentrazione.

Ma le ragazze al tavolo forse non sentono più niente. Probabilmente non sentono neanche i clik della macchina fotografica, solo il fischio che assegna i punti e riavvia il gioco. Probabilmente non si accorgono neanche che gli atleti rimasti sono quasi tutti qui, e la sala è piena, ma solo delle traiettorie della pallina che schizza cercando di sfuggire al loro controllo.

Probabilmente non si accorgono dello scorrere del tempo, ma solo dei cambi di campo, dopo il primo set, dopo il secondo, a metà del terzo.

Ma di certo si accorgono del risultato finale, se ne accorge la Coccolina perchè l'urlo del Coccolino le dice che è proprio vero, che è proprio riuscita a portare a casa quella difficilissima partita che non finiva più! E se ne accorge la Miki che va a stringerle la mano ma magari vuole stringerle il collo.... No dai! Le ragazze si congratulano, ma non si può star molto a complimentarsi perchè c'è il gran finale, la Miki mette da parte la sua partita e si dedica al suo atleta perchè fa ovviamente il coach del Leva, tutti gli altri si siedono e l'attenzione è al massimo.

La partita comincia, e promette un bello spettacolo. Ma il Mao riesce in fretta a prendere le redini del gioco, forse la sua tecnica meno aggressiva e più ragionata spiazza il Leva che sembrava imperforabile dalle palle più potenti, forse a Claudio si stanno scaricando le duracel o John Mac Enroe è tornato negli States. O forse c'è che il Mao è stato proprio bravo però non glielo diciamo.

Fatto sta che bastano due set per altro combattutissimi per assegnare anche il titolo maschile al Mao!

Siamo in ritardissimo, abbracci un po' affrettati, congratulazioni e complimenti, ma ci sono le camere da liberare mica che ci scaglino gli zaini in cortile, ci sarebbe da farsi una doccia perchè facciamo tutti un po' schifo, ci sarebbe il pranzo se ci riusciamo, ci sarebbe un treno da prendere visto che per fortuna lo sciopero che temevamo non c'è... ah, sì, ci sono le premiazioni!

Da sinistra, Alessandra, Angela e Michela, con le medaglie al collo!

Discorsi di rito, rappresentanti del CIP e delle varie istituzioni, dell'Unione Ciechi, . Poi finalmente la consegna delle medaglie! Emozionante sentire chiamare i propri nomi, e tutti quelli di amici. Abbiamo al collo le nostre medaglie tutte lucide e luccicanti!

Da sinistra, Josè (Massimiliano), Maurizio e Claudio con le medaglie al collo.

Però... l'anno scorso non ci avevano mica suonato anche l'Inno Nazionale? Tutto sommato meglio così, un attimo per godersi le medaglie, poi fuggi in camera a recuperare i bagagli, a rendersi presentabili perchè così conciati sulla Freccia Rossa mica ci fanno salire!

Poi in sala da pranzo dove i camerieri efficientissimi riescono a fornire a tutti la pappa sufficiente a resistere fino a sera... forse.

Ultimi saluti, al personale dell'albergo, agli amici che restano sul treno per Firenze o Bologna, gli altri atleti erano già partiti tutti, ed è un po' un peccato che in tanti non riescano a vivere queste giornate fino agli ultimi momenti e fino alla conclusione. Ogni volta che ci siamo trovati in un grande evento, nazionale o internazionale, abbiamo goduto di tutto, dalla cerimonia d'apertura, alle partite, alla chiusura con i discorsi più o meno interessanti, ma comunque imparando che ogni aspetto è importante per entrare nel clima, anche se non si è i protagonisti principali, come anche a noi è accaduto e accadrà tante volte.

Comunque, tutti sono protagonisti e tutti contribuiscono, gli atleti, gli arbitri, gli organizzatori... tutti sono importanti... e tutti, alla fine... sono sudati e puzzano allo stesso modo!

Angela Bellarte

E noi, proprio noi, non solo vediamo il mondo, ma lo guardiamo dai campi di sci sulle montagne più alte, dalle barche a vela su laghi e mari profondi, dai rettangoli di equitazione, dai diamanti di baseball e dai poligoni di tiro con l'arco, dalle piste di pattinaggio e dai circuiti di atletica, e ancora non abbiamo finito!
Non ci servono occhiali per vedere questo mondo meraviglioso, lo vediamo attraverso lo sport!

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